CORRI E RICORRI
Al risveglio ogni mattina
riguardandomi allo specchio
con quell'aria sbarazzina,
oggi sono un po’ più vecchio.
Poi si fa la colazione:
Tè, fette, miele e marmellata.
Si rinnova l'emozione
Di una splendida giornata.
Certo son passati gli anni
E di gare ne abbiam corse,
Certo aumentano gli affanni
Ma noi siamo sempre lì (forse!).
Son cambiati i presidenti
E la società è cresciuta
Ma vedervi lì tutti contenti
È la gioia più assoluta.
Un amore un po’ speciale
Lo dobbiamo a quello attuale:
Lui profonde impegni e sforzi,
Viva Sandro! Evviva Curzi!
E poi pure il Direttivo
Che si impegna a più non posso
Nel dover mantener vivo
Il poter correrci addosso.
Ci siam fatti un po’ più bianchi
Percorrendo boschi e viali
Ma non crediate che siam stanchi,
Restiam sempre dei rivali.
Siamo assediati dagli acciacchi
Che ci rendono più fiacchi
Ma poi ‘na bella terapia
Ci rigenera e rimette sulla via.
Tanti amici ci han lasciato
Sulle strade della vita.
Io gli invidio un verde prato
Tutto piatto, senza salita.
Qui o lì nel Paradiso,
Sotto un cielo tutto assolato
Ci faranno un bel sorriso
E un applauso meritato.
Questa brutta pandemia,
Questo Covid maledetto
Ci ha privato della gioia,
Ci ha tenuti sotto un tetto,
Ma ritornerà il sereno
Di una vita spensierata,
Ci vedremo sul terreno
Di una gara più affollata.
Son felice e sono fiero,
E lo dico per davvero,
Di trovarmi ancora in pista
Sorridente alla tua vista.
Se ti sei lasciato andare
Perché il tempo ti ha segnato
Non voltarti più a guardare (il tuo rivale)
Ma vai avanti indisturbato
E la strada che ti manca
Non temerla preoccupato:
Il tuo fisico si stanca
Ma poi tu ci sei arrivato (al traguardo).
Largo ai giovani campioni
A cui noi lasciamo strada
Che ci siam rotti i maroni...
E poi vada come vada.
Il passato ci ha fottuto
Ma dobbiamo esser felici
D’aver dato il nostro contributo
E di avere tanti amici.
S’alza un grido nella villa
Mentre insieme noi corriamo
L’A.V.P. è una scintilla
Che dentro di noi viva partiamo.
Concedetemi qualche dedica per questi versetti: la prima la devo a Sergio Agnoli, che ci ha lasciati nel 2021 dopo aver dato un magico esempio di longevità sportiva; poi a Maria Teresa Considera, a Carlo Magni ed a Claudio Palma (per citare gli ultimi che ci hanno lasciato), tra i primi storici scritti in questa società, agli albori della sua nascita; quindi a Marcello, augurandogli lunga vita e felicità, dispiaciuti che abbia smesso di gareggiare ma che cercheremo tutti, per quanto possibile, di imitare.
Infine a tutti gli altri atleti che non sono più tra noi ed a voi, amici/nemici, colleghi, corridori.
Giuseppe Colangeli (GRILLO)
7 gennaio 2023