MARATONA DI NEW YORK
Ciao a tutti, è una bellissima idea poter condividere con il gruppo questa meravigliosa esperienza. Certo, è davvero durissima... sveglia alle 5:00, passaggio obbligato per raggiungere la partenza ore 6:50 (alle 7:00 chiusura totale al traffico -questa la vera serietà dell'organizzazione- ). Freddo cane sul piazzale del ponte di Verrazzano, the bollente e freddo in due minuti netti. Nell'attesa dell'orario previsto (tre diverse onde: 9:40, la mia, la seconda e la terza a distanza di 30 minuti), tre colori per i tempi di percorrenza previsti (blue, orange e green), gabbie diverse per i tempi dichiarati... organizzazione impeccabile (bagni disponibili anche all'interno delle gabbie), chiacchere fra runners in un inglese misto a tante lingue diverse che prende accenti strani. Ho beccato uno che seduto davanti a me banchettava con barrette energetiche, cioccolata e quant'altro. Mi guardava con occhi sgranati perchè non mangiavo nulla e mi diceva incredulo "ma vuoi una barretta? Prendi questo, ma sei sicuro che non vuoi nulla?!" ed io gli rispondevo di non preoccuparsi che avevo fatto già colazione quando mi sono alzato con the, pane e marmellata; lui ancora "ma ormai hai digerito tutto, prendi qualcosa... un po' di energia ;-) ".
Arriva il momento dell'inno americano, emozionantissimo... e si parte! Come si sa, una maratona è sempre dura. Condizioni climatiche avverse, i ponti di NY sferzati dal vento forte e 2 gradi di temperatura; rifornimenti perfetti, pieni di ragazzi che ti porgevano le bibite in modo tale che era impossibile accalcarsi. Gli americani ti incitano ad andare avanti, dal primo al quarantaduesimo km, musica a gogo (si organizzano persino piccole orchestre, cori), un'energia meravigliosa che ti trasmettono in continuazione e tu vai, fra mille pensieri, sperando sempre di non avere problemi. Dai quartieri malfamati si vede che per loro sei la festa, nonostante tutto. Li vedi che magari ti seguono al di fuori del percorso perchè non possono comprarsi il pettorale ma hanno la stessa la voglia di partecipare. Anzi la cosa che mi porterò nel cuore è l'emozione dei bambini che nella loro povertà ti vogliono offrire la loro bottiglietta d'acqua, la loro banana o la mela già pronta per essere mangiata. Incredibile, ti tendono la manina al di là delle transenne sperando di ricevere un pò di calore ma non sanno che sono loro che lo danno a te.
Questa è la maratona di NY, quello che la rende così speciale. E tu vai, arrivi a Central Park e ci sono le ultime due salitine che ti finiscono definitivamente, ma poi arrivi al traguardo e alla medaglia e gli americani che dopo ti vedono per strada ti fanno i complimenti e gli auguri perché per loro sei un eroe. Da provare assolutamente, un'esperienza meravigliosamente unica ed indimenticabile. Non credo che al mondo ci possa essere una maratona così emozionante. Un abbraccio a tutti!
Francesco Saladino