S. IPPOLITO
La bandiera dei ramarri sventola nuovamente sul podio e anche se il gradino non è quello più alto, ci manca veramente poco. Archiviamo il Trofeo S. Ippolito con un 2° posto meritatissimo che va giustamente sottolineato anche se la nostra familiarità ad un buon piazzamento possa far scivolare questo risultato in una consuetudine ormai acquisita. Nulla è scontato e ogni domenica la sfida si ripropone, le distanze si azzerano e si parte tutti dietro alla stessa riga. Così è per i grandi numeri delle società, così è tra i singoli atleti.
Prima che il nastro di partenza cada e la mano faccia scattare il cronometro, la storia di quella domenica è una pagina ancora da scrivere, non c'è un abitudine o merito che tenga. Il minimo sindacale non è previsto se si vuole che il numero segnato affianco al proprio nome valga la nostra soddisfazione. Bisogna lavorare con costanza sia che il nostro nome appaia tra quello dei Top Runners sia che galleggiamo anonimamente a centro classifica. Perchè, come è vero che si paga ogni singolo allenamento mancato, ogni momento di stanchezza o semplicemente la giornata no, così si raccoglie sempre il frutto del proprio impegno e il mio passo da 4.05 al km conta zero in confronto al sorriso di Anita che mi dice di aver ottenuto il suo personale. Strameritato perchè sudato fino all'ultimo secondo. E' solo un esempio perché siete in tanti ad aver ritoccato il personale domenica. Certo, la gara si presta, ma ciò non sminuisce l'impegno che sta dietro al gesto di trionfo che scatta quando, oltrepassando il gonfiabile, ci accorgiamo di avercela fatta. Complimenti a tutti!
Annalisa Gabriele