LA CORSA NON E' TEMPO MA GODERE DEL TEMPO
Voglio fare delle considerazioni su una frase di un carissimo amico: "la corsa non è tempo ma è godere del tempo".
Oggi ho cercato di assaporare la corsa di godere del tempo, sono andata a correre non per allenarmi ma per il piacere di farlo. Ho iniziato pensando come prima cosa di trovare il ritmo, si il mio ritmo legato alla respirazione, per entrare nel momento magico in cui la corsa non risulta fatica, ma è piacere assoluto, fluidità e leggerezza nei movimenti e nel passo e far si che la magia durasse il più possibile, perché non dura all'infinito. Ho notato che lo standard di età di chi corre e fa le maratone è alto, i giovani fanno altri tipi di sport in cui non è necessaria la pazienza. Perché correre a lungo è un'arte, bisogna sapersi dosare, non esagerare all'inizio, altrimenti è difficile portare a termine la maratona, o la gara. Questa capacità è tipica della maturità, da giovani si ha fretta di arrivare, si cerca di ottenere tutto e subito... sulle lunghe distanze questa tattica non paga.
"Raggiungerai il paradiso, allora, quando avrai raggiunto la velocità perfetta. Il che non significa mille miglia all'ora, né un milione di miglia e neanche vuol dire volare alla velocità della luce. Perché qualsiasi numero, vedi, è un limite, mentre la perfezione non ha limiti. Velocità perfetta, figlio mio, vuol dire solo esserci, esser là".
Fulvia Grazioli