RIFLESSIONI DOMENICALI
Mi sono alzata tardi per i miei standard, ho preso il caffè e mi sono preparata, ho fatto il mio solito chilometro di camminata per arrivare in villa, mi sono soffermata alla prima curva che porta al Gianicolo, c'è un piccolo altarino di fiori per quel ragazzo strappato alla vita da un ubriaco. Ho pianto ed inevitabilmente ti ho pensato perché quello che è successo non sarebbe mai e poi mai dovuto succedere. Infine ho pensato alla fatalità, al destino, a quanto conta il caso. Ci sono cose che forse si potrebbero evitare, nel caso di quel ragazzo ma che modo è di fare carità, lasciando un camper parcheggiato al Gianicolo con dei disperati dentro senza il minimo controllo? Sono andata avanti ma il mio pensiero ogni giorno e nei momenti più strani va a te.
Sono entrata in Villa ed ho smesso di pensare, musica a palla, ritmo leggero ma giusto e sono andata, sono scesa al laghetto e sono riuscita prendere il ritmo giusto, perché la corsa non mi stancherò mai di dirlo è ritmo, armonia. Ho corso piacevolmente per 5 chilometri, ho incontrato volti conosciuti e sorridenti, degli amici Ramarri e non, ed ho concluso con delle ripetute. Sicuramente posso fare meglio ma per oggi è andata bene così, la sgambatina domenicale aiuta a rappacificarsi con il mondo!
Fulvia Grazioli